Progetto “Perchè NO?“
Bisogni e problemi affrontati nel progetto
Le persone con disabilità psichica hanno la necessità, come tutti, di esprimere le proprie emozioni e di saperle comunicare. Il teatro sociale, che è il teatro che con questo progetto vorremmo realizzare, può affrontare e in qualche modo facilitare la soluzione dei problemi che vivono le persone con disabilità: problemi di emarginazione, problemi di identità, problemi di conoscenza del proprio corpo, problemi di verbalizzazione e problemi di comunicazione. L’attività teatrale che vorremmo intraprendere servirà come laboratorio dove ognuno potrà misurare la propria emozione in maniera libera o tramite una sollecitazione tematica dove la diversità diviene un valore e non un handicap.
Obiettivi del progetto
Creare un gruppo misto in cui persone sane e persone con disabilità fisica-psichica-sensoriale lavorino insieme, in un laboratorio teatrale in cui tutti saranno solo attori, poiché protagoniste saranno le differenze di ognuno. La realizzazione dello spettacolo sarà un’altro obbiettivo da realizzare, e se riusciremo ad arrivare anche a questo, lo spettacolo servirà come una cartina di tornasole in cui il pubblico che assisterà ne beneficerà in arricchimento emozionale e acquisterà una visione delle persone con disabilità diversa: nna visione attiva , vitale e prepositiva e non più solo come persone bisognose di assistenza.
Destinatari del progetto
Persone con disabilita fisica-psichica-sensoriale e volontari, tirocinanti delle università, amici che vogliono partecipare a questo progetto.
In tutto 60 persone
Risultati attesi e ricadute dell’iniziativa
Il risultato sarà rappresentato da uno spettacolo che non lascerà indifferente il pubblico, e sarà caratterizzato da musica, parole, danza. Le diversità che saranno le protagoniste assolute dello spettacolo, aiuteranno il pubblico a vedere nell’inclusione sociale delle persone con disabilità una vera ricchezza anche culturale. L’attività teatrale così strutturata sarà una valida occasione per verificare che il training di laboratorio potrà essere utile a contenere e migliorare i disturbi di comportamento che, nelle persone con disabilità mentale, spesso non trovano una valida risposta nella terapia farmacologica.