ARTE SECONDO ME

 
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Cos’è il progetto “Arte secondo Me”

 

Il progetto ha coinvolto circa 60 persone con disabilità di vario genere accolte dalla Comunità Capodarco di Perugia Onlus e studenti del Liceo Artistico Bernardino di Betto, nella rielaborazione e libera interpretazione di opere d’arte selezionate dalle persone con disabilità in base ai loro gusti e alle emozioni suscitate. Questo progetto ha richiesto collaborazioni di vario genere: consulenza, confronto, lavoro in comune tra i due Enti coinvolti e una capacità di pianificare le varie fasi del progetto in piena sinergia.

Il progetto è poi terminato con la esposizione delle opere d’arte realizzate sia in una piattaforma digitale attraverso l’ apertura di un nostro sito internet e in una luogo adeguato per presentazione delle opere d’arte al pubblico. Per dare un sostegno critico alle opere realizzate è stato richiesto l’intervento di un esperto di storia dell’arte al fine di valorizzare la ricchezza espressiva dei contenuti estetici ed emozionali rappresentati dalle opere realizzate.

 

Bisogni e problemi affrontati nel progetto

Il progetto è stato realizzato per rispondere alla esigenza di aiutare le persone con disabilità ad avere una espressione emotiva adeguata al contesto e che non influenzi negativamente il loro comportamento. Il principio guida del progetto, è basato sul concetto che vivere le emozioni di una opera d’arte da loro visionata e poi trasferirle in un segno grafico a loro confacente, permette di tenere sotto controllo le “emozioni negative” sublimandole in “emozioni positive” grazie alle sollecitazioni importanti ricevute nelle aree cerebrali preposte alla regolazione delle emozioni (Amigdala). La visione e reinterpretazione di una opera d’arte aiuta il controllo delle emozioni in più forme:
  • controllo cognitivo, attraverso il quale si misura il grado dello stimolo emotigeno;
  • controllo motivazionale, riguarda la spinta che la visione dell’opera ha stimolato a livello emotivo per poi riprodurla;
  • controllo della espressione emotiva, interessa i segni grafici e la scelta delle cromie adeguati ad esprimere i contenuti emotivi suscitati (linguaggio non verbale);
  • controllo del vissuto emotivo, avviene nell’atto della riproduzione dell’opera d’arte e nella gratificazione che ne consegue.

La condivisione dei manufatti prodotti e lo scambio di esperienze creative favorirà la gestione delle vita sociale e la capacità di confrontarsi con realtà diverse e sentirsi parte di un gruppo con cui condividere i propri vissuti emotivi. Necessità di avere una Agorà per promuovere una cultura dell’inclusione sociale delle persone con disabilità, uscendo dal confine in cui spesso è relegata la persona con disabilità.

Obiettivi del progetto

La relazione terapeutica si trasforma in un progetto di cura: il rapporto con l’arte e i vissuti emotivi suscitati assume la caratteristica di divenire una comunicazione simbolica delle emozioni, infatti l’opera d’arte diventa una trasformazione delle pulsioni dell’artista attraverso un processo di “Sublimazione” (Sigmund Freud), all’origine del pensiero creativo. Ampliare l’orizzonte culturale delle persone con disabilità nell’ambito della storia dell’arte partendo dai loro gusti e dalla loro sensibilità e dalle rappresentazioni a loro note. Ampliare la conoscenza e padronanza delle tecniche espressive grazie alla collaborazione con gli esperti dell’Istituto d’Arte che ci consiglieranno tecniche adeguate alle abilità delle persone con disabilità coinvolte nel progetto e ai supporti utilizzati per la produzione delle opere. Coinvolgimento di persone con disabilità sensoriale (ipovedenti) con l’uso di tecniche di riproduzione plastica dietro sollecitazione di modelli di opere scultoree.


Ampliamento dei canoni estetici tradizionali grazie al contributo delle persone con disabilità: le opere verranno presentate senza riferimento all’autore per permettere al pubblico una visione libera da possibili pregiudizi. Inclusione sociale: condividere il progetto di lavoro con gli studenti dell’istituto d’arte e anche l’esposizione dei manufatti sarà una esperienza speciale che permetterà una maturazione emotiva e culturale e una sempre maggiore integrazione con la rete territoriale. Regolazione emotiva e controllo dei disturbi del comportamento. Ampliare la possibilità di comunicare per le persone con deficit del linguaggio verbale. L’apertura del sito internet amplierà l’interazione con un pubblico più ampio di quello raggiunto attualmente dalla Comunità.

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