Ambientiamoci con serenità
Bisogni e problemi affrontati nel progetto
La Comunità Capodarco di Perugia ONLUS vuole realizzare, secondo la normativa vigente, due moduli abitativi per accogliere 18 persone con disabilità che non possono più essere curate ed assistite dalle famiglie di origine.
Tale progetto permette il trasferimento delle 8 persone che risiedono presso la ns Comunità alloggio di Ponte S. Giovanni, al 9° piano dell’Apollo 3, privo dei requisiti necessari a garantire la sicurezza delle persone. Vogliamo accogliere altre persone che non possono più vivere nelle loro famiglie per infermità, anzianità o decesso dei familiari.
Tali operazioni risultano particolarmente delicate e difficili. Intendiamo quindi realizzare una stanza appositamente dedicata dove organizzare degli incontri settimanali, predisponendo un piano di ambientamento graduale che faciliterà un percorso di adattamento sereno delle persone con disabilità.
Al termine dei lavori la struttura sarà configurata come una convivenza di tipo familiare, dotata dei requisiti igienico-sanitari previsti dalla normativa in vigore, accessibile e visitabile, priva di ogni barriera.
Obiettivi
- predisporre con urgenza una stanza che permetta di ospitare in orari diurni, almeno una volta la settimana, le persone che dovranno abitare la casa per far conoscere il territorio (Parrocchia, vicinato, servizi), avere contatti con la casa famiglia del Dopo di Noi già presente a Prepo e il diurno La Collina situato al pian terreno dello stesso edificio da ristrutturare;
- abbattimento delle barriere architettoniche presenti nell’edificio;
- predisposizione di servizi igienici adatti alle esigenze delle persone con disabilità sia per numero che per condizione di disabilità;
- predisporre una convivenza di tipo familiare con camere singole o doppie, per permettere alle persone di avere una propria privacy, con il necessario abbattimento delle tramezzature pre-esistenti;
- permettere la creazione di rapporti amicali tra i futuri ospiti sia occupandoli in attività creative e ri-creative, sia permettendo loro di conoscere persone del territorio con cui relazionarsi, in special modo con l’organizzazione Parrocchiale, Oratorio, Gruppi giovanili, Gruppi di volontariato;
- adattare l’edificio ai requisiti antincendio e antisismici previsti dalla legge.
il primo pranzo insieme a "Casamia", i residenti del primo piano della casa alloggio sono finalmente arrivati 😃😄😅
Pubblicato da Comunità Capodarco Di Perugia su Martedì 6 novembre 2018
Destinatari
Il progetto è destinato all’accoglienza e alla interazione – integrazione di almeno 18 persone con disabilità psichica
Risultati attesi e ricadute dell’iniziativa
Le persone con disabilità saranno facilitate nel gestire il disagio dovuto al distacco dalla famiglia e al cambio di ubicazione in alcuni casi radicale. Es: lo spostamento della residenza da Ponte S. Giovanni comporterà un passaggio da un ambiente cittadino ad un contesto residenziale a contatto con la natura e meno esposto socialmente, che permetterà alle persone di muoversi in maniera più autonoma, meno esposta a rischi. La vicinanza alla sede legale ottimizzerà il controllo della gestione, i rapporti tra le strutture della Comunità e le collaborazioni tra operatori con ricadute positive anche sul bilancio economico. Le 18 persone accolte, fin dalla fase di adattamento, potranno partecipare alle attività della Comunità più facilmente. L’equipe monitorerà con maggiore facilità l’andamento della convivenza per prevenire comportamenti-problema che si potrebbero verificare all’interno della Residenza. Le persone che usufruiscono del servizio avranno risposte ai loro bisogni di autonomia, socializzazione e socio- sanitari. Le famiglie potranno affrontare il distacco dai figli con maggiore serenità poiché nella fase di ambientamento verificheranno l’appropriatezza della risposta.